Dopo un’estrazione dentale è normale provare sensazioni contrastanti: da un lato il sollievo per essersi tolti un problema, dall’altro la preoccupazione per ciò che accade nelle ore successive. Uno dei dubbi più frequenti riguarda il sanguinamento: vedere del sangue può spaventare, ma spesso si tratta di una fase naturale della guarigione. Il difficile è capire quando rientra nella normalità e quando invece richiede un intervento tempestivo.
In questo articolo troverai una guida pratica per comprendere le cause del sanguinamento, come gestirlo in sicurezza e quali segnali devono spingerti a contattare subito il dentista.
Perché si verifica l’emorragia dopo un’estrazione dentale?
Dopo un’estrazione dentale il sanguinamento è un fenomeno comune, perché la rimozione del dente lascia una piccola ferita nella gengiva. In condizioni normali, l’organismo reagisce formando un coagulo di sangue che protegge l’osso e i tessuti sottostanti, avviando così la guarigione. Se questo coagulo tarda a formarsi o si sposta, l’emorragia può protrarsi più a lungo. Le cause più frequenti sono il trauma gengivale legato all’intervento, l’uso di farmaci anticoagulanti o antiaggreganti, il fumo di sigaretta, oppure movimenti e sciacqui troppo energici nelle ore successive. Un ruolo importante lo giocano anche la complessità dell’estrazione (ad esempio nel caso dei denti del giudizio inclusi), la presenza di malattie gengivali come parodontite e condizioni individuali quali pressione sanguigna elevata o disturbi della coagulazione. Conoscere questi meccanismi aiuta a capire che, nella maggior parte dei casi, il sanguinamento non rappresenta un’emergenza, ma una fase naturale del processo di guarigione.
Quanto è normale il sanguinamento dopo un’estrazione?
Un leggero sanguinamento è normale nelle prime ore dopo l’estrazione. Può presentarsi come piccole gocce o saliva striata di sangue, soprattutto di notte o dopo i pasti. In alcuni casi, lievi tracce possono comparire anche entro 24–48 ore.
Un sanguinamento fisiologico si manifesta con saliva che assume una colorazione rosata o con piccole striature di sangue. Questo fenomeno si riduce gradualmente nel corso delle ore e può essere controllato con la garza. Diverso è il caso di un’emorragia abbondante e persistente, quando il sangue appare rosso vivo e non si ferma nemmeno con la pressione della garza, o quando il coagulo non si forma affatto. In questi casi è importante contattare il dentista per evitare complicazioni.
Come fermare il sanguinamento a casa in modo sicuro
Per fermare il sanguinamento dopo un’estrazione dentale, è fondamentale applicare una garza sterile direttamente sulla ferita e mordila con decisione per almeno 20–30 minuti. La pressione aiuta la formazione del coagulo che protegge la gengiva. In alternativa, puoi usare cotone idrofilo o una bustina di tè leggermente inumidita, che contiene tannino, una sostanza naturale che aiuta la coagulazione. Per ridurre il flusso sanguigno e il gonfiore, è utile applicare del ghiaccio esternamente sulla guancia, a intervalli di 10–15 minuti.
Inoltre, è importante mantenere la testa leggermente sollevata durante il riposo, evitando di coricarsi completamente. È fondamentale non sciacquare energicamente la bocca, non succhiare la ferita, non usare cannucce e non fumare, poiché questi gesti possono spostare il coagulo e riattivare il sanguinamento. Seguendo queste precauzioni, nella maggior parte dei casi il sanguinamento si riduce naturalmente e in sicurezza.
Quando il sanguinamento diventa un’emergenza
Il sanguinamento diventa un’emergenza quando non si riduce nonostante l’applicazione della garza o il ghiaccio. Se la ferita resta scoperta perché il coagulo non si forma, se il flusso di sangue è abbondante e continua a riempire la bocca, o se compaiono sintomi generali come vertigini, pallore, debolezza o sudorazione fredda, allora è necessario intervenire prontamente.
Questo è particolarmente importante per i pazienti che assumono anticoagulanti, soffrono di disturbi della coagulazione o di ipertensione, in quanto hanno un rischio maggiore di complicazioni. È indispensabile contattare immediatamente il dentista o recarsi al pronto soccorso per ricevere un trattamento tempestivo e prevenire la perdita eccessiva di sangue o altre complicazioni.
Cosa fare se l’emorragia continua nonostante i rimedi
Se il sanguinamento continua nonostante l’applicazione della garza, il riposo a testa sollevata e gli altri rimedi casalinghi, non bisogna aspettare troppo né provare soluzioni fai-da-te. In questi casi è fondamentale contattare subito il dentista, che potrà verificare la situazione e intervenire, ad esempio applicando punti di sutura, sostanze emostatiche o medicazioni specifiche per bloccare l’emorragia. Se il dentista non è reperibile e la perdita di sangue appare abbondante, è consigliabile recarsi direttamente al pronto soccorso, soprattutto se compaiono sintomi generali come vertigini, pallore o debolezza. Questo vale in particolare per chi assume farmaci anticoagulanti, ha disturbi della coagulazione o soffre di ipertensione, perché il rischio di complicazioni è maggiore. Agire tempestivamente permette di evitare infezioni, perdita eccessiva di sangue e altri problemi che possono compromettere la guarigione.
Consigli per prevenire il sanguinamento dopo l’estrazione
Per ridurre il rischio di sanguinamento dopo l’estrazione dentale, è importante seguire alcune semplici precauzioni. Nelle prime 24–48 ore è fondamentale evitare il fumo e l’alcol, poiché ostacolano la cicatrizzazione e possono compromettere la formazione del coagulo. È consigliabile non mangiare cibi duri, croccanti o troppo caldi, che potrebbero irritare la ferita o favorire il sanguinamento. Consumare alimenti morbidi e a temperatura ambiente è preferibile.
Inoltre, è importante evitare sciacqui energici e l’uso della cannuccia, poiché la pressione negativa può spostare il coagulo. Nei primi giorni è meglio evitare attività fisica intensa, che può aumentare la pressione sanguigna e riattivare il sanguinamento. Infine, mantenere una buona igiene orale senza disturbare la ferita aiuterà a prevenire infezioni e promuovere una guarigione ottimale.
Un leggero sanguinamento dopo un’estrazione è normale, ma è fondamentale saper riconoscere i segnali di allarme. Seguendo i giusti rimedi a casa e sapendo quando rivolgersi al dentista o al pronto soccorso, si può affrontare il processo di guarigione in modo sicuro, prevenendo complicazioni e favorendo una rapida ripresa.





